DIGITAL JOURNAL


Digital Strategy: 4 step per costruire una strategia di successo

04 | 10 | 2018

di Lorenzo Sforzini

Marketing o Web Marketing: questo è il dilemma! Sempre più spesso sentiamo parlare di Marketing e Web Marketing come due entità diverse e separate. Vogliamo invece sottolineare fin da subito che, nella realtà, tale distinzione non sussiste e si parla solo di Marketing.

La differenza è legata ai canali e/o mezzi da utilizzare: se facciamo riferimento ai canali web come strumenti per implementare tutte le decisioni che un’azienda assume in ambito Marketing, ha senso parlare di Web Marketing e quindi di Digital Strategy.

Con il termine Digital Strategy indichiamo pertanto la strategia studiata e implementata per costruire la presenza di un’azienda sul web, sfruttandone i canali disponibili in funzione degli obiettivi da perseguire.

Vediamo insieme 4 step fondamentali per creare una corretta Digital Strategy.

1. Digital Strategy: senza un piano non vai da nessuna parte.

Una Digital Strategy abbraccia diversi campi di intervento: dai canali social ai contenuti del sito web, dall’invio di periodiche newsletter all’ottimizzazione SEO per i motori di ricerca. Questo è il motivo per il quale, per progettare una Digital Strategy di successo, è fondamentale avere ben chiari gli step da seguire e gli obiettivi da raggiungere, al fine di mettere in campo azioni e strategie studiate ad hoc.

Il primo passo è definire un piano di Digital Marketing personalizzato sulle specifiche esigenze dell’azienda con l’obiettivo di incrementarne l’attività di business e ottenere benefici. Un Piano di Digital Marketing va infatti progettato nel dettaglio con obiettivi e KPI ben definiti, poiché ha leve, tool e dinamiche proprie. E, affinché sia funzionale, deve inserirsi all’interno del piano di Marketing Strategico elaborato dall’azienda, sviluppando un approccio integrato che punti al raggiungimento degli obiettivi di business.

  • Costruire un Piano di Digital Marketing: ecco cosa fare

Da dove partire per costruire una Digital Strategy? Sicuramente dalla definizione degli obiettivi di business da cui discendono strategie, azioni e obiettivi di digital marketing.

Il suggerimento è quello di definire sempre obiettivi SMART:

  • S come Specifici;
  • M come Misurabili;
  • A come Raggiungibili;
  • R come Realistici;
  • T come Temporizzati.

Successivamente si procederà con le seguenti fasi:

  • Analisi: del mercato di riferimento e dei competitor;
  • Strategia: linee guida per andare verso obiettivi chiari;
  • Piano operativo: piano di lavoro, strumenti e risorse;
  • Esecuzione: azioni pratiche;
  • Misurazione dei risultati: per avere la conferma che ci si muove nella direzione giusta.

2. Misurare, misurare, misurare: con Google Analytics adesso puoi!

Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla.”
(Lord William Thomson Kelvin)

Questa citazione è vera in generale, ma lo è ancor di più quando si parla di Digital Strategy: qualsiasi azione va infatti misurata e analizzata per comprendere se conduce verso l’obiettivo definito o se invece occorre aggiustare il tiro.

  • Ma cosa misurare e soprattutto con quale strumento?

Il tool più utilizzato è sicuramente Google Analytics: la piattaforma di Big G che, attraverso un codice di tracciamento da inserire all’interno del sito, permette di tracciare le principali azioni che gli utenti svolgono e che quindi generano una conversione per l’azienda.

Teniamo presente che nel linguaggio di Google Analytics indichiamo col termine “conversione” qualsiasi azione che possa generare un guadagno per l’azienda o l’acquisizione di un contatto.

Ecco alcuni esempi di “conversioni classiche” da tracciare:

  • Acquisti online/registrazioni;
  • Compilazione form contatto/registrazione newsletter;
  • Download brochure/registrazione social;
  • Condivisione social/visualizzazione pubblicitaria.

La piattaforma Google Analytics ha un altro grande vantaggio: permette di estrarre diversi report, tutti personalizzabili in funzione degli obiettivi, per tenere traccia dell’andamento delle conversioni.

Un corretto settaggio dei parametri e la conoscenza approfondita della piattaforma e delle sue dinamiche può certamente fare la differenza nell’analisi e nell’interpretazione dei dati: per questa ragione, il consiglio è rivolgersi a professionisti del settore che offrono un servizio di consulenza fortemente personalizzato sulle specifiche esigenze dell’azienda.

3. Le Digital PR: il plus per espandere il tuo network

Siamo soliti parlare di Relazioni Pubbliche per riferirci a tutte quelle attività offline, volte ad incrementare la conoscenza e le conversazioni su un determinato brand/prodotto.

Va da sé che in ambito digital parliamo di Digital PR in riferimento alle operazioni di marketing finalizzate a generare e aumentare il numero e l’importanza delle conversazioni online su un tema specifico. Possiamo pertanto riassumere gli obiettivi principali delle Digital PR in:

  • Awareness;
  • Attirare l’attenzione;
  • Generare un passaparola positivo;
  • Stimolare gli utenti a compiere un’azione;
  • Aumentare la reputazione del brand.

Perché sono così importanti le Digital PR? Perché nell’era dell’iperconnessione, gli utenti a cui ci rivolgiamo non sono più “semplici” consumatori, ma prosumer, ovvero clienti informati che parlano dei brand generando conversazioni. Sono consumatori attivi che producono grandi quantità di dati, sono riconosciuti come fonti informative di fiducia e hanno la capacità di influenzare le scelte altrui.

Alla base di una buona Digital Strategy ci sono, quindi, sempre le relazioni: è fondamentale creare un rapporto e una conversazione con gli utenti che hanno scelto il brand, creando con loro una relazione di fiducia.

Possiamo distinguere 2 diversi approcci per creare un piano di Digital PR:

  1. Buzz Sending: è l’azione di segnalare un contenuto all’interno di una community potenzialmente interessata al messaggio;
  2. Blog Relation: è l’azione di sviluppare un contatto diretto con blogger/influencer per invitarli a partecipare all’evento.

A primo impatto può non essere semplice costruire un sistema digitale di relazioni: per sviluppare una rete di digital PR è infatti importante conoscere il settore di riferimento, i suoi meccanismi e usare tool e strumenti specifici. Il consiglio è quindi quello di avere un partner di riferimento, ovvero un professionista del settore che potrà mettere in campo mirate scelte strategiche volte a perseguire gli obiettivi prefissati.

4.Gestire un progetto Digital? Nessun problema se c’è il Project Manager.

Arrivati a questo punto è ben chiaro che qualsiasi progetto di Digital Marketing è ampio e complesso, poiché mette in gioco una molteplicità di variabili diverse e, quindi, di figure con ruoli professionali differenti.

È possibile coordinare tutto quanto in modo efficiente e efficace?

La risposta è si ed è qui che entra in gioco la figura del Project Manager: è fondamentale per coordinare un progetto in tutte le sue fasi, dall’inizio alla fine, affinché abbia successo e non vada alla deriva concludendosi in un flop.

Il Project Manager, quindi, guida il progetto seguendo tutte le fasi di definizione e realizzazione: ruoli, compiti, tempi di consegna, stati di avanzamento. Garantisce che ogni elemento del progetto sia allineato con il piano e con gli obiettivi, attiva e mette in campo professionisti dedicati nelle diverse aree di intervento, tira le fila di tutto in modo da arrivare al prodotto finale nel modo più efficace.

Quali strumenti può utilizzare?

Il Project Manager ha a disposizione diversi tool che lo possono supportare nell’attività di coordinamento e aiutare a snellire il flusso di lavoro e le operazioni di rendicontazione. I sistemi disponibili oggi sul mercato sono molteplici: dal classico “carta e penna” fino a tool web based e multifunzionali, in alcuni casi anche personalizzabili sulle esigenze del cliente.


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