EVENTI


IL LATO OSCURO DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Lunedì 27 Gennaio 2020, ore 19.00 - Ristorante Le Scuderie, Ippodromo di Cesena

27 | 01 | 2020

“IL LATO OSCURO DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE”

Se ne è parlato con David Bevilacqua nella serata che ha inaugurato la quinta annualità del ciclo di appuntamenti con apericena che Rete Pmi Romagna organizza ogni ultimo lunedì del mese.

Quante volte al giorno mandiamo e-mail, navighiamo nel web, utilizziamo il cloud per salvare foto, documenti personali o di lavoro, scarichiamo app, felici di usufruire di servizi gratuiti e che ci semplificano la vita? In realtà non c’è nulla di gratuito, perché noi stessi siamo il controvalore che consegniamo in dote, o meglio, lo sono i nostri preziosi dati che, con troppa superficialità o inconsapevolmente, lasciamo ovunque. Queste azioni, alle quali oramai non diamo più nessun peso, considerandole semplicemente utili, divertenti o intriganti, celano in realtà un lato oscuro.

Di questo si è parlato nel corso dell’incontro svoltosi a Cesena presso il Ristorante Le Scuderie, che ha inaugurato il ciclo 2020 del format “Incontri con apericena”, che Rete Pmi Romagna organizza ogni ultimo lunedì del mese. Relatore della serata, David Bevilacqua, Managing Director Energy Way, azienda italiana che si occupa di Intelligenza Artificiale, Co-founder Yoroi, azienda cesenate di Cyber-Security di cui è stato per tre anni anche CEO e Chairman. In precedenza, ha trascorso 20 anni in Cisco dove è entrato nel 1996 ricoprendo incarichi di crescente importanza e successo, fino a divenire Vice President Europe, Amministratore Delegato della filiale italiana, General Manager per l’area Est Europa e capo della regione Sud Europa di Cisco Systems.

“Il digitale è uno spazio nuovo che non conosciamo – ha esordito David Bevilacqua - ricco di straordinarie opportunità inesplorate e che ancora non siamo in grado di percepire totalmente, ma anche di grandi minacce di cui cominciamo invece solo oggi ad intravvederne la portata e le conseguenze, ma non riusciamo ancora a riconoscerne i pericoli. Viviamo in un mondo in cui non siamo più analogici e non siamo ancora totalmente digitali, uno spazio ibridizzato dove mondo fisico e mondo digitale si incontrano e si intersecano molto più di quanto noi crediamo. Secondo una ricerca condotta da Euromedia, il 93,2% degli italiani dichiara di connettersi ad Internet quotidianamente con una permanenza media di sei ore, come se la nostra connessione fosse legata da un login e un logout, ma non abbiamo consapevolezza che noi siamo connessi anche quando pensiamo di non esserlo. Tendiamo ad esportare nel mondo digitale gli stessi modelli di percezione del rischio che abbiamo nel mondo fisico, dove però il senso del pericolo ci è stato tramandato geneticamente da anni di evoluzione del genere umano o formato attraverso la conoscenza e sulla base di esperienze dirette ed indirette. La conoscenza e l’esperienza ci permettono di creare consapevolezza e la presa di consapevolezza del rischio mette in atto i comportamenti che ci consentono di limitare le nostre vulnerabilità e ancora non l’abbiamo acquisita. Il digitale è una straordinaria opportunità per dare efficienza e produttività alle nostre aziende, migliorare la salute e la ricerca, garantire il diritto all’istruzione e alla conoscenza a tutti. Il digitale - ha concluso David Bevilacqua - non è un’opzione dalla quale possiamo sottrarci o un futuro che possiamo rifiutare, ma che dobbiamo cercare di comprendere, dove possibile regolamentare, limitarne il lato oscuro e massimizzarne i benefici. Il modo più efficiente ed efficace per farlo resta quello di mettere le persone al centro e la tecnologia al servizio, ma l’uomo può acquisire un ruolo centrale solo attraverso la conoscenza e la presa di consapevolezza di questo nuovo mondo, in cui tutti ci troveremo sempre più a vivere”.

Clicca sul link per visualizzare/scaricare i relativi documenti.
1 - Redazionale Il Resto del Carlino
2 - Redazionale Il Corriere di Romagna


Webdesign: G.B. Studio